Prima crociera naturista ANAB – Diario di bordo
Lo scorso anno, in occasione del decennale della costituzione dell’ANAB, e durante l’assemblea dei soci, era nata l’idea di visitare le isole Tremiti con una crociera naturista.
A distanza di un anno, non solo si è riusciti ad organizzare l’uscita, ma si sono poste le basi per rendere l’avvenimento un’esperienza da ripetere nel corso degli anni.
Il gruppo, formato da 3 soci ANAB e 2 soci UNAIT, si è ritrovato nella giornata di venerdì 21 agosto presso il porto di Marina di Sveva nei pressi di San Salvo. La barca affittata per l’occasione, era un “Beneteau” di 12 metri (40 piedi) con 3 cuccette matrimoniali e 2 bagni. Barca, molto comoda per crociere, che può ospitare comodamente 8 persone, ma per l’occasione, e viste le limitazioni Covid, sono state volutamente limitate le presenze ai 5 soci più lo skipper. Il nome della barca utilizzata è “Aisha”.
La partenza dal porto di Marina Sveva è avvenuta nella giornata di sabato mattina alle ore 04:30 circa. Il mare era tranquillo, con una leggera brezza da nord/est. L’alba di sabato 22 è stata spettacolare, il cielo, privo di nuvole, si è presentato come una tavolozza di un pittore, contenente tutte le tonalità del rosso e dell’arancio.
Da Marina di Sveva, servono 5 ore per arrivare alle isole Tremiti. Una volta usciti dal porto e impostata la rotta, lo skipper Sergio, ha servito la prima colazione a base di buon caffè, fette biscottate con marmellata bio, yogurt, biscotti e succo di frutta.
Per ingannare il tempo, una volta avvistate le isole in lontananza e dopo una breve lezione di vela, è stato permesso ai partecipanti di governare la barca e tenere la rotta fino in prossimità delle isole.
Il gruppo, il primo giorno ha visitato le diverse calette presenti sulle tre isole principali (San Domino, San Nicola e Capraia), intramezzate da aperitivi, pranzi e merende. La maggior parte del tempo è stato trascorso in acqua, che si è presentata particolarmente calda anche per i più freddolosi.
Le isole Tremiti sono rocce che spuntano dal mare, per lo più brulle, solo su San Domino è presente vegetazione ad alto fusto. Le isole non hanno acqua dolce e vengono rifornite settimanalmente da una nave cisterna. Per la loro particolarità morfologica, non ci sono fondali che degradano lentamente e la profondità è subito elevata a pochi metri dalla costa. E’ presente solo una spiaggetta di sabbia (la spiaggia dei Pagliai) che rende quel posto unico e molto suggestivo.
Altra nota sulle Tremiti è relativa al porto. Il porto c’è ma è piccolino, viene utilizzato dai traghetti per scaricare (nel mese di agosto) una marea di turisti. Difficilmente alla sera è possibile ormeggiare la barca per la notte se non si possiedono particolari raccomandazioni.
Vista la pressoché inesistenza dei posti barca, è stata allestita una zona, chiamata “campo boe”, dove su prenotazione e a pagamento è possibile ormeggiare abbastanza in sicurezza per la notte, diversamente, se si vuole risparmiare l’ormeggio, si pernotta alla fonda in baia. Per visitare la terraferma, e non potendo avvicinarsi con le barche, per scendere bisogna utilizzare il “tender” (piccolo gommoncino a motore, con capienza massima di 4 persone).
Nel costo della crociera non era compresa la cena. Al tramonto si scendeva a terra sia per visitare i luoghi che per fermarsi in un ristorante della zona (abbastanza cari come rapporto qualità prezzo).
Le due isole abitate, San Domino e San Nicola, sono molto diverse fra loro, la prima è quella che può offrire un’offerta turistica completa, con alberghi, ristoranti e strade percorribili da auto del luogo; la seconda, San Nicola pur essendo la più piccola delle Tremiti, (escludendo l’isolotto del Cretaccio e la più distante Pianosa), è storicamente ed artisticamente la più importante delle isole.
La mattina del 23 agosto, dopo il primo bagno all’alba, il gruppo ha portato la barca di fronte alla spiaggia dei Pagliai. Per descriverla basta una parola “magnifica”. Il suo fondale degrada lentamente e soprattutto è presente una sabbia finissima e bianca che permette di vedere tutte le sfumature del blu che può avere il mare. Questa è sicuramente la spiaggia più bella delle Tremiti, ma è anche la più frequentata. Con l’arrivo dei traghetti dalla terra ferma, verso le 10 della mattina si riempie di turisti e tutte le magie vissute nelle prime ore della giornata svaniscono. Per evitare assembramenti, chiasso e gommoni che sfrecciano avanti e indietro, il nostro skipper ha spostato la barca nelle più tranquille calette di Capraia.
Il lunedì mattina, ultimo giorno di crociera, si presentava con un vento abbastanza deciso da nord/est, e come si fa quando si naviga fra isole, si cerca la miglior baia sotto vento. Noi abbiamo affondato l’ancora a Cala Matana, la baia su cui si affaccia la villa di Lucio Dalla, e che ha ispirato diverse canzoni del grande cantautore.
Verso le 15:30, il gruppo ha issato le vele per risalire verso il porto d’imbarco. La prima parte della traversata è stata tranquilla con vento abbastanza teso e sole. Man mano che passavano le ore il mare aumentava d’intensità e altrettanto il vento e la navigazione procedeva, non senza qualche difficoltà, ma Sergio, lo skipper, per l’occasione ha dimostrato tutte le sue capacità sia tecniche che umane con un ottimo self-control. La velocità della barca era tra i 6 e gli 8 nodi (tra i 10 e i 15 chilometri orari),
Verso le 20, Aisha rientrava nel porto di Marina Sveva. La vacanza volgeva al termine con tanta tristezza nel cuore dovuta ai bellissimi momenti vissuti insieme.
Noi 5 partecipanti non avevamo mai fatto una crociera in barca a vela, dormendo fuori più notti. L’esperienza è stata sicuramente molto particolare e sicuramente da provare.
La nostra è stata una crociera naturista. Questo ci ha permesso di vivere la barca senza pregiudizi, senza gli eventuali problemi che potrebbero aver auto partecipanti tessili. Visto che le cabine erano sacrificate, per cambiarci alla sera, per noi non c’erano problemi, tutto avveniva alla luce del sole.
Abbiamo vissuto la vacanza nudi, dalla partenza al rientro, a parte piccole interruzioni per scendere a terra la sera, oppure quando ormeggiavamo al campo boe. Nella nostra piccola esperienza, possiamo dire che sulle isole Tremiti non è presente il naturismo, e anche il topless è raro; peraltro non è mancato qualche apostrofo isolato contro la nostra nudità, la maggioranza delle persone che ci incrociava, rideva e ci salutava.
Un grande grazie all’associazione che ci ha permesso una vacanza alternativa, diversa e, speriamo, ripetibile. Un grazie al nostro skipper che ci ha coccolato per tutti i 4 giorni della vacanza, senza farci mancare nulla. Un grazie ai partecipanti (non tutti ci conoscevamo prima dell’uscita) per aver reso queste 4 giornate indimenticabili.
P.S.
Idee per il prossimo anno:
si potrebbe risiedere alcuni giorni al camping naturista del Gargano e giornalmente fare delle escursioni in barca a vela per esplorare le sue baie.
Periodo da evitare: agosto.
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